La corsa camarghese

In Camargue, più che ovunque altrove in Francia, il "biou" o toro è re. Diventa l'eroe della corsa camarghese, che da Pasqua ad ottobre cadenza la vita di tutti i paesi della Bouvine.

Dall'inizio di aprile alla fine d'ottobre le corse hanno luogo nelle arene di Arles e dei piccoli villaggi attorno a Arles. Ogni anno, il primo lunedì di luglio, ha luogo la Coccarda d'oro (nata il 2 luglio 1928) nell'arena di Arles. Si tratta della corsa « faro » della stagione taurina, la grande e bella festa bovina e la più prestigiosa delle corse camarghesi. La finale del trofeo degli assi ha luogo ad Arles all'inizio d'ottobre, ogni due anni.

In estate, a luglio e agosto, le arene di Arles organizzano corse camarghesi tutti i mercoledì e venerdì alle 17.00. Queste corse sono organizzate con la scuola dei raseteur.

Quest'anno, la 86e "cocarde d'or", la piu importante corsa camarghese dell'anno, è organizzata il 01 luglio 2019.


Una piccola cronistoria della corsa

All'origine della corsa vi è il « giovedì taurino » : animali di qualsiasi tipo e garzoni di fattoria si mescolano per combattere e giocare con il toro. La più antica testimonianza sull'origine della corsa camarghese risale al 1402 ad Arles: era stata organizzata una corsa in onore di Luigi II, conte della Provenza. Un po' più tardi, verso la fine del XIX secolo, si passa ad un giovedì taurino meno crudele in cui solo l'uomo gioca con il toro: si fissano gli attributi sulle corna del toro (fiori, sciarpe, coccarde tricolori con i colori dell'allevamento) destinati a essere tolti dai giovani dilettanti.

È negli anni 1890 che gli allevatori di tori prendono coscienza dell'importanza della razza del toro « Camargue » chie grazie alla sua morfologia ed alla sua combattività, lo rende adatto alla corsa piuttosto che al lavoro o alla produzione di carne. Così all'inizio del secolo tori di grande qualità e uomini diventati maestri nell'arte del raset si affrontano in piccole arene improvvisate. È allora che si inizia a fissare una coccarda sulle corna del toro e sono assegnati dei a colui che riuscirà a impossessarsi dell'attributo: è la corsa libera. È adottato un regolamento riguardo alle coccarde ed agli uncini. Solo i veri raseteur  vestiti di bianco sono accettati in pista. Nuovi attributi saranno adottati più tardi. La Federazione francese della corsa camarghese è attualmente l'organismo ufficiale che regolamenta tutte le corse.

Il toro camarghese

Entusiasmo, intelligenza e velocità sono le qualità del toro Camargue…

... qualità che esprime nella corsa camarghese o corsa libera. La corsa libera è parte integrante delle tradizioni della Camargue, suscita le passioni e muove le folle. 

Infatti contrariamente alla corrida è il toro e non l'uomo a cui si fa onore, anche se fra i razeteurs ce ne sono molto di famosi. Questi tori sono veri eroi, che talvolta fanno carriera. 

Ognuno di essi ha nome e questo nome è riportato sui manifesti della corsa camarghese, contrariamente alle corride, dove sono riportati sono i nomi dei toreri. Ad alcuni è stata anche eretta una stadua in paesi come Goya; altri, come Rami, hanno la loro tomba nel fattoria in cui hanno vissuto tutta la vita.
vie.

Circa 18 000 a 20 000 tori sono allevati in 150 allevamenti, di cui almenola metà ha un organico di oltre 100capi. Produzione razza Camargue("biou di Raco") è principalmente destinato a mostrare toro (corsa camarghese, abrivado, bandido).

 

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